giovedì 1 febbraio 2007

Ah, giovinezza

Credeva di essere un uomo qualsiasi, uno normale, con tutte le cose al posto giusto. L'aveva creduto da sempre o, per meglio dire, non è che se lo fosse mai posto come cruccio esistenziale. Uno, si sà, le braccia le da per scontate fin dalla nascita:stai lì che sbavi perchè sei neonato e ti vedi queste due cose salcicciose davanti alla faccia e dici: okei ho due braccia, dove starebbe l'elemento sorpresa? Non avrebbe mai immaginato, proprio lui così fiero delle sue convinzioni, lui che ad esempio conosce tutte le imperfezioni del suo corpo, che fosse deficitario di una, anzi due, cose così importanti. Eppure le sicurezze rivelano la loro fragilità solo nel momento di andare in frantumi e lo stesso, a quanto pare, vale proprio per le braccia. Che poi il nostro credeva proprio di avercele avute attaccate ben salde al corpo in tutti questi anni, di averle usate per tanti scopi, di essersene servito in qualche maniera utile. E invece. Adesso che in lui questa nuova consapevolezza è maturata rivive in un bagliore tutta la sua vita e rivede quello che non riusciva a vedere (laddove vedeva qualcosa che non c'era, le braccia appunto). Rivede partite di calcetto in cui incassa milioni di goals da parte di avversari intolleranti; si rivede mentre non mangia perchè non sa come far arrivare il cibo dal piatto alla sua bocca; e infine si rivede quel giorno in cui non prese la patente durante l'esame di pratica: nessuno se ne accorse fino al momento in cui lo videro non sudare sotto le ascelle per la tensione.E poi tornò a quel giorno, a quello strano giorno iniziato troppo presto e che ancora non sembrava finire e si ricordò che le braccia sì ce le aveva, ma quel giorno le perse e decise che non ce le aveva mai avute perchè gli faceva troppo male ammettere di averle perse in quella maniera così brutale. Gli tornò alla mente il freddo di quella mattina di gennaio e altri pochi particolari: la sua barba lunga che accarezzava con la mani per l'ultima volta, i suoi occhiali bordeaux che spingeva sul naso ogni due minuti, la sigaretta che non si era fumato perchè era mattina. Un furgone bianco. E su quel furgone bianco centinaia di oggetti quadrati. Chili su chili di ceramica. Le mattonelle della casa di sua sorella. Tutto tornò alla sua mente. Quel giorno perse le braccia;e ancora non se le sente.

Tutto ciò succedeva lunedì. Ad oggi è doveroso un aggiornamento:non mi sento la gamba sinistra, ho la febbre, le placche in gola (diagnosticate via telefono dal mio medico di famiglia) e, logicamente, non mi reggo in piedi. Sono dovuto venire a lavorare. La sorte benevola ha fatto sì che in ufficio si sia rotto il bagno vicino alla mia scrivania producendo un fetore nauseabondo. Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro sulla congiuntura positiva che mi sta accompagnando. Ho la salute di un anziano: il prossimo passo è rompermi entrambi i femori scivolando in bagno. Un must.
Ciao
L'Anonimo :/

15 commenti:

Anonimo ha detto...

Bello scritto!!!
Guarisci!!! :-D
CIAO!!!

Anonimo ha detto...

ma non sei contento che adesso la sera sul divano con la febbre puoi gustarti tutta la diatriba lario/nanomalefico?ringrazia il signore di esserti ammalato ora, eh, ringrazialo.

Ghebuz ha detto...

Potrebbe trattarsi di mononucleosi (purtroppo ne so)!

Che bello portare sfiga

Anonimo ha detto...

@gnegnet: che la gente normale se vuole fare un gioco di coppia per rivitalizzare un poco il rapporto chessò, al limite si traveste o si compra qualcosa in un sexy shop. Questi addirittura il gioco delle parti a mezzo stampa...cioè ma davvero davvero perversi eh.

@Ghebuz: oddio speriamo. Cmq è proprio vero: portare sfiga è divertentissimo. Ti auguro lo scolo allora (ma sempre in simpatia eh :) )

Anonimo ha detto...

ghebuz c'ha la fissa della mononucleosi. Ma l'anonimo, dato lo stato di astinenza forzata, la malattia del bacio potrebbe contrarla solo baciando il suo riflesso su uno specchio, o leccando il poster dei take that che ha appeso in camera da letto.
In ogni modo, noto con piaceve, cavo Anonimo, che non pevdi mai la tua nota di pessimismo cosmico. Hai la gobba per caso? Ti fermi per ore a fissare una siepe? Hai un cane che si chiama Zibaldone? No, mi chiedevo... Forse potresti essere la reincarnazione di Leopardi e io non potrei che essere fiera di averti conosciuto, seppur virtualmente. hihihihi
Sto diventando acida come te! prrrr

Anonimo ha detto...

Oh no guarda, mi riesce così naturale essere acida sul tuo blog! ahahahah
D'altronde come a te, o sbaglio? ciao malatino. Aritake yourself. Aripijate! ;-)

Valentina

Anonimo ha detto...

Tu vile frequentatore di blog verdi. Lungi da me!!! hihihi

Anonimo ha detto...

Viva viva chi confonde la Puglia con il Graal :-D
CIAO!!!

Anonimo ha detto...

EH? Che c'è di nuovo?

Anonimo ha detto...

No no nOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

Minchionator, ti obbligo a fustigate a cancellare quello che hai scritto. Io non sono aspirante Pulsatilla!!!! Ti pregooooooooooooooooo cancellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Ghebuz ha detto...

@Anonimo: lo scolo???cosa sarebbe?O_o

@Valentina: per forza ho la fissa della mononucleosi, mi è capitata proprio quando non avevo nessuna possibilità di prenderla. Sto ancora indagando O_o

Anonimo ha detto...

hihihi Ghebuz si vede che pure tu hai baciato il poster dei Take That! ahahahah Oppure quello di Fergie che si spisciola sotto! ahahahah

Anonimo ha detto...

Guarda: mi informo e poi ti faccio sapere... complimenti per il tuo nuovo avatar Splinderiano :-D
CIAO!!!

Anonimo ha detto...

Con un bicchiere ricolmo di frizzante acqua tonica brindo con te :-D
CIAO!!!

Anonimo ha detto...

hai cambiato avatar? che spasso!