sabato 7 ottobre 2006

Materiale di repertorio

Paga il tuo riscatto con banconote segnate dal tempo, sali in macchina e parti verso il passato, resisti alla tentazione di fare una sosta all'ombra dei tuoi ricordi, non fermarti nemmeno quando ti sembrerà di non aver più niente da ricordare, da rivivere. Questo è tutto ciò che ti sei guadagnato, è il credito che puoi riscuotere da te stesso. Ti eri debitore di una spiegazione. Ora non sai se hai quella giusta; sicuramente hai quella che ti serviva. Mentre la musica cresce di intensità e vibra e percuote l'aria: non ti fermare. Arriverai in un posto lontano da casa. Sarà il nuovo centro dell'universo. Lì dove tutto è ed è stato: ciò che sarà dipenderà solo da te. Da quanto sarai disposto a pagare. Non vuoi più tornare indietro convincitene. Decidi in un istante che la tua casa si trova da quella parte, nella direzione opposta rispetto a dove era prima. Ora hai un obiettivo; fallirlo vuol dire vivere. Continuare a vivere. Vivere è viaggiare e nient'altro. Sentirai di essertelo meritato, stavolta. Continuerai ad andare ed andare, e ogni passo mosso verso casa la renderà più distante. Perduto nel tempo hai trovato la motivazione che cercavi. Crolla la frustazione, si sbriciola la pressione che sentivi chiuderti gli occhi. Devi solo continuare ad andare. Camminare anche quando non ci sarà che strada da camminare. La tua coscienza è polvere: lo sputo dei tuoi sensi di colpa è secco e non la tiene più insieme. Erano passeggeri troppo pesanti per la tua andatura. Non hai più bisogno di loro. Hai te stesso, i tuoi ricordi, la tua strada e una casa a cui non tornerai: è il tuo piccolo prezioso universo, teso all'infinito e in perfetta armonia col suo demiurgo. Finalmente vedi tutto questo e ti è chiaro ciò che non riuscivi a capire: hai bisogno di stare da solo.Lontano

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