giovedì 23 novembre 2006

Educazione alla malinconia II


Solo adesso mi è chiaro il cammino che porta a me, che è un cammino senza sentieri, senza strade battute, dove il passo indica la via e l’andatura è il polso del proprio crescere, del proprio marciare. In continuo divenire, in continuo avanzare: il presente come rinnovata occasione, il presente come perenne futuro. Educazione alla malinconia: lasciare tutto. Non c’è menzogna che vale la pena di essere architettata; non c’è ira che vale lo sforzo dei muscoli del proprio viso; non c’è rancore a cui verrà concesso di avvelenare questo sangue; non c’è ricordo così doloroso da essere insostenibile. Sarà il contrario di tutto questo: voglio solo un compagni di luce, voglio abbandonare il timido rifugio, la facile fuga. Ci sarà ancora la memoria, tonnellate di memoria, pareti infinite di archivi, tenuto tutto a mente, in fascicoli in dossier in contro-dossier, spiarsi e contro-spiarsi, pedinarsi nel passato, fotografarsi per ricordarsi dove si era e chi si era, in ogni momento. Qualcosa di segreto, intoccabile, privato, fissato. Rimozione vietata. Ci sarà soprattutto il perdono e l’abbraccio. Ci sarà il sorriso perché è l’unico anestetico per la rabbia, perché è l’unica alternativa che conosco al morso. Disciplina del volto: non più grungno d’animale che ruggisce. Un sorriso, allenamento alla civiltà. E poi, come sempre. Avrò con me il silenzio, perché il silenzio è la verità. Il silenzio è la terra promessa che c’è in ognuno di noi. Il silenzio. La pace. Nient’altro.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

splendido....che gioia leggere questo...
ma il sorriso non allena alla civiltà, il sorriso è la forza elettromotrice di quella luce!
e il silenzio non è verità, ma la strada per arrivarci...
un grande sorriso per te...

Anonimo ha detto...

Forse, Papa Sisto I, odia pure Merola... mi informerò :-)
CIAO!!!

Anonimo ha detto...

Già, quanti ricordi ;-)
CIAO!!!

Anonimo ha detto...

"...un oceano di silenzio sempre in calma...senza centro nè principio" (Battiato)

Anonimo ha detto...

kappadue72: battiato mi ha chiaramente plagiato :P ciao e grazie del passaggio

Anonimo ha detto...

E bravo l'Anonimo. Un'altra faccia -- una delle mille -- che si scopre leggendoti. Sai anche essere profondo. Accidenti, mi sono emozionata e per l'emozione mi si incespicano le dita sulla tastiera.
Scherzo...
Per rispondere come faresti tu:

1. Oltre al morso e al sorriso c'è anche lo sputacchio. Più veloce e funzionale del morso talvolta. Se ne perde l'effetto a sopresa nei giorni di pioggia. Da usare con cautela, soprattutto se si è calciatori.

2. Il silenzio bisogna riuscire a tirarlo fuori anche dal caos; caos e frenesia della vita di tutti i giorni. Io mi sto allenando per non assuefarmi mai al rumore.

3. Piango del punto 2 (non so perché ma ti copio pari pari)

4. Arrabbiarsi fa male alla salute. Te lo dice una che con il muso lungo o il ghigno malefico riesce a starci meno di un minuto. Poi mi prende il mal d'incazzamento e preferisco lasciar cadere tutto e farmi una bella risata